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martedì 8 gennaio 2013

COME AUTOCOSTRUIRSI UN CAMPER



Sicuramente molti di voi, dopo essersi impratichiti con la materia,
si saranno ritrovati a pensare come sarebbe bello poter 
realizzare il camper perfetto, ovviamente per le proprie esigenze.
 Ebbene, questo sogno potrebbe avverarsi più facilmente di quanto
 pensiate, ovviamente grazie al nostro indispensabile aiuto!
 Altrettanto ovviamente stiamo parlando di veicoli realizzati
 e immatricolati rispettando il Codice della Strada.
COLLAUDO: in genere, o meglio in Italia,
 il primo motivo per star lontano da una simile avventura
 è l'insormontabilità della burocrazia. La teoria dice che se la 
casa costruttrice del veicolo mi accorda un nulla-osta alla
 trasformazione e tutti i lavori vengono eseguiti a perfetta regola
 d'arte e da un allestitore autorizzato, la modifica è fattibile.
 La realtà è che se il veicolo di base ha più di sette anni il nulla-osta
 non lo si ottiene o se lo si ottiene l'operazione potrebbe 
essere comunque non ammissibile.
 Stesso risultato se i lavori vengono fatti da un privato,
 anche se in modo professionale. Cambiare categoria ad un veicolo
 (da N autocarro per trasporto di cose a M autoveicolo per
 trasporto di persone) in Italia è molto difficile e riservato a 
poche casistiche ben definite. 
Dopo 20 anni di esperienza nel settore posso garantire che
 un mix di fattori spinge a scoraggiare qualsiasi operazione fuori 
dalle righe: l'applicazione in modo non uniforme sul territorio e
 del tutto interpretativo di norme e circolari, dai funzionari della 
Motorizzazione Civile il cui ruolo non prevede l'assunzione di
 responsabiltà, agli interessi delle Case Costruttrici 
(meglio vendere un mezzo nuovo che rivalutarne uno vecchio ...)
 fino alle norme machiavelliche che impediscono qualunque modifica
 anche la più banale e insignificante.
 E allora come si fa, direte voi?
 Semplice, si applica il Codice della Strada ....
 di un altro Stato comunitario! Una delle norme Italiane,
 stavolta favorevole, prevede che un veicolo approvato in un
 qualunque Stato membro della Comunità Europea 
DEVE essere ammesso alla circolazione in Italia.
 Ovviamente la materia è più complessa e ci vorrebbero molte
 pagine per sviscerarla, ma a voi per ora basta sapere che
 se il vostro camper viene dall'estero (in genere Germania) sarà
 facilmente immatricolabile! 

VEICOLI BASE: questo è forse l'unico vero limite, 
quindi meglio affrontare subito l'argomento. 
Il "contenitore" è infatti fondamentale per progettare il veicolo
 finito e anche i costi dipendono direttamente da questa scelta.
 La più semplice in genere considera i furgoni usati la migliore 
base di partenza: si tratta di veicoli molto diffusi, con un'ampia
 gamma di prezzi, misure e meccaniche. La furgonatura in 
lamiera di serie garantisce una buona protezione dall'esterno
 e una discreta facilità nell'allestirli. Per contro si ottengono
 veicoli medio-piccoli, adatti al massimo a equipaggi di 4 persone.
 Veicoli di grandi dimensioni si possono realizzare ancora 
più facilmente partendo da autocarri per trasporto merci 
(sempre usati ovviamente) allestiti con furgoni in lega leggera,
 ma bisogna considerare che sarà quasi certamente necessaria
 la patente C per condurli. L'evidente salto di categoria è 
dovuto al fatto che le carrozzerie dei classici autocaravan,
 mansardati o semintegrali che siano, non sono normalmente
 acquistabili vuote o già installate su veicoli destinati ad
 usi diversi e pertanto difficoltà costruttive e costi lieviterebbero 
talmente tanto da non essere conveniente una realizzazione in proprio
. Accanto a furgoni e autocarri ci possono essere altre soluzioni,
 basta cercare, magari anche all'estero dove le realizzazioni
 di veicoli sono meno "monotone" delle nostre: pullman, roulotte,
 fuoristrada, veicoli ex militari o di enti pubblici, grandi monovolume,
 autocarri particolari, adattati per disabili, veicoli officina e molti altri
 potrebbero far volare la fantasia!

ALLESTIMENTO INTERNO: qui entra in gioco il genio che è in
 ogniuno di noi. Ovviamente è indispensabile avere una 
buona manualità, competenze tecniche, attrezzi e spazi dove 
poter effettuare i lavori. E' sempre consigliabile stendere
 un progetto e valutare preventivamente le misure del nostro 
allestimento, ma sicuramente tante saranno le modifiche in 
corso d'opera. Per quanto riguarda la parte burocratica non 
dimentichiamoci mai che il nostro mezzo dovrà essere a tutti gli
 effetti un autocaravan, cioè un veicolo con lo scopo abitativo
. Per semplificare sappiate che può non essere necessario
 rispettare una serie di regole scolpite nella pietra ma solo usare
 il buon senso: chiunque entrando nel nostro mezzo non dovrà 
avere dubbi sul fatto che si tratti di un camper. Potrebbe quindi 
non esserci il bagno, il tetto alto o il riscaldamento ma sicuramente

ESEMPIO COMPONENTI E ACCESSORI PRINCIPALI:
Finestre laterali
Apertura a compasso, completi mis.500x450 L x H
Apertura a a compasso, completi mis.800x450 L x H
Vaso con recupero a cassetta Thetford C402C
Dometic RM5310 60 litri con cella freezer, trivalente
2 fuochi con lavello inox in unico blocco
Sistema integrato aria acqua Truma Combi 4
Webasto Air Top 2000 Silver - montaggio interno
Completa di specchiera e lavello in termoformato
Piastre girevoli x sedili
2 Miscelatori calda/fredda a comando elettrico e doccia
Divano letto omologato 2 posti con cinture a 3 punti
Serbatoio acque reflue
Serbatoio acque chiare
Caricabatterie
Batteria servizi
Pannello solare
totale costo accessori base    all'incirca 10.000 euro


Dalla tabella mancano ancora rivestimenti, mobili, letti, cavi,
 tubi, valvole, prese, bocchettoni di carico, pompa acqua
, luci, interruttori, tessuti, imbottiture, bombole, riduttori gas
, minuterie, chiusure, serrature, tende, meccanismi, tavolo,
 ecc. ecc. Se realizzare un allestimento da zero vi appare
 costoso c'è ancora un'altra possibilità: acquistare un veicolo
 già allestito ed eventualmente modificarlo. In questo modo
 si può partire da una base "avanzata" magari già dotata 
alcuni dei costosi apparecchi di base (sedili, riscaldatore,
 frigorifero, wc, piano cottura, boiler solo per citarne alcuni)
 e procedere solo a parziali modifiche o migliorie. 
Attenzione sempre però a quanto annotato sulle carte
 di circolazione, eventuali modifiche ovviamente non strutturali 
(anche di peso) non devono discostarsi dai dati riportati 
oppure si renderà necessario l'aggiornamento su cui è 
sempre meglio informarsi prima. In ultimo ricordiamoci 
proprio dei pesi e della loro equa distribuzione, quindi 
prediligiamo componenti e materiali leggeri. In particolare
 sui veicoli di piccole dimensioni è necessario sottolineare
 che il veicolo allestito dovrà avere ancora una capacità di
carico residua pari a 70 kg per ogni posto a sedere compreso
 il conducente, oltre che a un adeguato peso per effetti personali
 e provviste, tutto senza oltrepassare il peso totale a pieno
 carico indicato sulla Carta di Circolazione.
 Per praticità consideriamo che il mezzo a vuoto non deve 
superare l'80% del peso complessivo in ordine di marcia stabilito
 dal costruttore rilevabile dalla carta di circolazione.

AGEVOLAZIONI: stranamente e contrariamente a quanto avviene
 in alcuni paesi esteri, in Italia le autocaravan godono di costi
 di gestione favorevoli, con bollo e assicurazione ridotti
 rispetto alle altre classificazioni. Ecco un buon motivo 
per trasformare ad esempio la monovolume o il 4x4 di famiglia
 in un accogliente minicamper! Se la meccanica di base dispone 
di molti kw il risparmio può arrivare anche a 1.000 e più euro all'anno.
 Per quanto riguarda le limitazioni alla circolazione la situazione 
è variegata: in alcune regioni (es. Piemonte) le autocaravan
 possono circolare liberamente anche con propulsori non ecologici,
 discorso simile anche per le autocaravan di interesse storico
 e collezionistico (tra i 20 e i 30 anni di anzianità) o
 d'epoca (oltre 30 anni) iscritti al R.I.V.A.R.S. o archivio 
analogo per le quali è necessario informarsi localmente.
 Da ricordare anche che solitamente su qualunque classificazione 
di veicolo si può circolare con almeno 3 persone a bordo.
 L'uso è abbastanza libero, sono veicoli di categoria 
M1 idonei al trasporto di persone e viste le dimensioni sono 
ammessi "bagagli" personali di vario genere (es. moto, imbarcazioni,
 ecc.) ovviamente sempre nel rispetto della sicurezza, dei pesi
 e delle norme sul loro alloggiamento e fissaggio. 
Anche le autocaravan possono essere acquistate
 da soggetti disabili, con le stesse agevolazioni previste 
a livello nazionale o locale per gli altri veicoli, regalando la
 speranza che questi tipi di veicoli possano dare un contributo
 a migliorare la qualità della vita di persone meno fortunate.
 Ultimo accenno sui vantaggi fiscali: come tutti i veicoli intestati
 a soggetti giuridici sono parzialmente o totalmente 
detraibili/deducibili sia sull'acquisto che sui costi di mantenimento,
 ma è necessario avere un'attività che ne giustifichi l'uso 
non sporadico, non possono essere usati privatamente e 
soprattutto i trasportati devono essere direttamente riconducibili
 all'attivita' (es. dipendenti o clienti). Conviene interpellare 
il proprio consulente fiscale prima di ogni decisione.

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