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venerdì 23 marzo 2018

sigle lubrificanti

I lubrificanti

Cerchiamo di fare un po’ di luce nei meandri delle sigle sempre più misteriose dei lubrificanti. Fino a qualche anno fa si faceva riferimento alle sigle A.P.I. (American Petroleum Institute), che erano tutto sommato semplici e chiare. Di un olio si indicava se era per auto a benzina con una S (Service, stazioni di servizio) o per un diesel con la C (Commercial, veicoli commerciali) più una lettera che tanto più era avanti nell’alfabeto tanto migliore e performante  era l’olio che indicava.
Esempio  Sg-Cd indicava un olio “migliore” a benzina rispetto a un Se-Ce, ma “peggiore “ per un diesel.
Olio lubrificantePoi veniva indicata la viscosità dell’olio es 15W- 40 e tutti erano in grado di capire  che un olio con quelle caratteristiche andava bene praticamente per l’80% dell’Italia; se poi abitavamo che so a Trapani o a passo Rolle era chiaro che nel primo caso era necessario un 20-50 e nel secondo un 5W-30.
La W indicava che l’olio era stato studiato per un uso prolungato a basse temperature. Tutto chiaro e semplice, tipicamente Yankee.
Poi  l’ACEA, che non è la municipalizzata romana bensì l’Associazione Costruttori Europei Autoveicoli ha voluto creare delle sue specifiche. La ACEA  è nata nel 1996 in seguito alla fusione tra CCMC (Comitato Costruttori del Mercato Comune) e ATIEL (Associazione Tecnica dei Produttori Europei di Lubrificanti) e prevede 4 differenti livelli a seconda del tipo di motore e di impiego.
La classificazione è data da una lettera indicante la tipologia di motore e da un numero riportante i diversi usi e applicazioni all'interno di una determinata classe. Le cat. "A" (benzina) e "B" (Diesel) sono dedicate al veicolo leggero. La cat. "C" (Catalyst Compatible) è sempre dedicata alle auto, con in più la compatibilità del lubrificante con i vari filtri dei gas di scarico. La cat. "E" è invece dedicata ai Diesel industriali.
Al contrario di ciò che accade con le specifiche API, una livello numerico più alto non significa migliori performance, insomma le specifiche europee sono piuttosto da iniziati e occorre dunque fare sempre riferimento al libretto di uso e manutenzione del veicolo, sempre che uno lo abbia. Talvolta può essere indicato anche l’anno  della sequenza (es. ACEA B4-02), ma comunque il livello rientra nella categoria essendo compatibile con le precedenti applicazioni. Le ultime specifiche Acea sono del 2004, mentre  l’Api è giunta a Ci-Sm.
A tutto questo si sono sovrapposte specifiche proprie dei vari costruttori, tipo quelle Mercedes e Wolksvagen, il risultato è che un utente medio è sempre più confuso e costretto alla fine ad andare nei loro  Atelier (non è più il caso di chiamarli officine autorizzate, visti certi prezzi)  anche per un banale cambio olio, che nel caso di un’auto diesel con Dpf di una nota casa tedesca può arrivare a costare svariate decine di euro al litro, altrimenti ciao Dpf, se non si usa la marca e il tipo di olio imposto sul libretto uso e manutenzione. Non è che altre case facciano di meglio, lo sanno bene i possessori di un piccolo motore diesel,  che se non usano l’olio prescritto si trovano con le punterie  idrauliche simili ad un rullo di tamburo.
Purtroppo più andiamo avanti e peggio sarà, visto che tutte le case automobilistiche non vedono di buon occhio il cliente che va dal meccanico sotto casa, e cercano di fare margini sempre più con l’assistenza post vendita.

Bene ora cerchiamo di vedere un po’ più in dettaglio le cose.

Per le specifiche abbiamo praticamente detto tutto, aggiungiamo solo che: API SM è nata a fine 2004 e prevede test per maggiore resistenza all'ossidazione, protezione dai depositi, miglior protezione dall'usura e prestazioni a bassa temperatura.
API CI-4: specifica per i diesel a 4 tempi (i diesel a due tempi non ci interessano perché il loro uso è praticamente solo navale e sovralimentato) introdotta nel 2002, prevede test per la compatibilità del lubrificante con sistemi di ricircolo dei gas di scarico (EGR), e con altri sistemi di controllo e trattamento dei gas di scarico. I lubrificanti appartenenti a questa categoria forniscono ottima protezione contro l'usura, poca cenere e depositi sui pistoni, mantenimento della viscosità a caldo, soprattutto nelle zone più stressate dei motori, cioè nelle turbine. Finito, adesso passiamo alle specifiche ACEA.

Le definizioni delle categorie sono le seguenti:

  • A1/B1: oli a bassa viscosità. Adatti a motori di bocca buona, vecchiotti e che in genere lavorano a carico più o meno costante.
  • A5/B5: oli stabili a bassa viscosità, con caratteristiche di notevole scorrevolezza per risparmio carburante.Adatti per un utilizzo severo e lunghi intervalli di cambio.Prevedono prestazioni più elevate rispetto ad A1/B1. Il livello B5 prevede lo stesso livello prestazionale del B4, con in più specifici test per attestare le caratteristiche Fuel Economy.
  • A3/B3: oli stabili adatti per l'utilizzo in mezzi ad elevate prestazioni, impiego severo e prolungati intervalli di cambio.
  • B4: oli stabili adatti per motori Diesel di autovetture e veicoli commerciali con iniezione diretta.
  • C1:oli stabili per motori dotati di sistemi di trattamento dei gas di scarico.Caratteristiche Extra Fuel Economy, Basso tenore di ceneri (< 0,5%).
  • C2: oli stabili per motori di recente tecnologia dotati di sistemi trattamento dei gas di scarico.Caratteristiche Fuel Economy, Medio tenore di ceneri (< 0,8%).
  • C3: oli stabili per motori di recente tecnologia dotati di sistemi di post-trattamento dei gas di scarico. Medio tenore di ceneri (< 0,8%).
lubrificantiCome si vede non è facile orientarsi , confondersi tra un C1 e C2 è facile, per esempio il nostro vecchio jtd vuole un B4 oppure un B3 è sufficiente visto che l’olio lo cambiamo prima del limite dichiarato dal costruttore? Mah! Ai posteri l’ardua sentenza.
Ora per tornare alla W che si trova in molti oli dobbiamo parlare rapidamente di “Viscosità” La viscosità è una proprietà dei fluidi che indica la resistenza allo scorrimento, giusto per generalizzare più un lubrificante è viscoso e meglio lavora a caldo.
Le classi di viscosità degli oli sono stabilite dalla SAE , Society of Automotive Engineers, e la W di Winter indica che la temperatura di riferimento della viscosità dell’olio è –15° per un 20 W  , -20° per un 15W , -25° per un 10 W, -30°  per un 5W, fino a –35° per uno 0 W. La temperatura estiva max assunta per convenzione è 100°, questo per dare un range molto ampio per l’utilizzo dell’olio. Inoltre le specifiche SAE dicono chiaro e tondo che un 15W-40 è un olio minerale o semisintetico, un 20W-50 o 60 è un semisintetico e 5 o 0 W-30  sono oli sintetici.  Insomma  se dove abitiamo la minima è sui –5° e la massima sui 35°, ma qualche volta andiamo in montagna a sciare e d’estate Palermo ci vede,  un olio 20W-50 è quello che fa per noi, sempre che sul libretto uso e manutenzione  non sia indicato diversamente!
Se poi siamo possessori di una auto di quelle marche che ti obbligano all’olio da loro prodotto, prepariamoci ad essere strizzati come limoni al primo cambio olio. Non solo, se malauguratamente ci troviamo da qualche parte con un impellente necessità di rabbocco di uno o più litri di olio dovuti ad una qualsiasi banalissima  perdita, e le officine e le concessionarie della nostra marca sono chiuse per via dell’orario, o non ci sono proprio sul posto, rischiamo di causare danni irreparabili al Dpf, cioè il filtro antiparticolato, se ci azzardiamo al rabbocco con l’olio del distributore aperto. In poche parole ci hanno venduto un prodotto per la mobilità che non può andare dove non ci sono le loro concessionarie/officine, e che se ha bisogno di olio fuori orario si deve attaccare al beneamato tram di una volta, insomma un auto  poco….mobile!

olio motore

L’olio 5W30 rappresenta un tipo di miscela lubrificante multigrado. È importantissimo comprendere quali sono le caratteristiche dell’olio 5W30 per scegliere bene e utilizzarlo nelle condizioni ottimali.
La sigla 5W30 proviene dalla classificazione della SAE (Society of Automotive Engineers), l’ente di normazione nel campo dell’industria automobilistica. Il suo significato è semplice: la prima cifra seguita dalla lettera “W” (“winter” ovvero “inverno”) determina il valore della viscosità dell’olio in condizione di temperature rigide (-18°C). Il secondo numero indica la viscosità dell’olio a temperature elevate (100°C).
Quindi le caratteristiche dell’olio 5W30 sono: viscosità 5 in inverno al minimo dei giri e viscosità 30 in estate al massimo sforzo.
Come influiscono questi numeri sulle prestazioni del motore?
Il doppio valore in base alla temperatura dell’olio 5w30 offre un notevole vantaggio: permette di sfruttare i pregi di un olio a bassa viscosità quando si avvia il motore e di mantenere protetti gli organi meccanici quando invece si trovano sotto sforzo.

Con un valore 5 a basse temperature (e in fase di avviamento del motore) l’olio 5w30 rimane meno viscoso ovvero più fluido e favorisce l’avvio. Non solo, ma avere una bassa viscosità a freddo permette all’olio di entrare in circolo, di girare, più facilmente e velocemente.
La viscosità maggiore dell’olio 5w30 assicura d’altro canto una maggior protezione agli organi meccanici in movimento. Questo è fondamentale specialmente quando sono sotto sforzo su lunghe tratte. Nello stesso tempo però, la viscosità aumenta l’attrito. Per cui il motore deve utilizzare più energia per far girare gli ingranaggi. Maggiore energia significa maggior consumo di carburante.
Quindi, la viscosità 30 ad alte temperature (cioè una viscosità 6 volte maggiore rispetto all’avvio freddo) permette all’olio 5w30 di assicurare una viscosità soddisfacente a proteggere gli organi meccanici quando sono sotto sforzo pur non andando a intaccare troppo sui consumi del carburante.
A differenza di olii molto più specifici e destinati a temperature estreme, le caratteristiche dell’olio 5W30 permettono di utilizzarlo per tutto l’anno, in tutte le stagioni, in presenza di climi temperati. D’inverno la sua viscosità non influisce negativamente sull’avvio del motore e d’estate o comunque a temperature molto alte, non si rischia di danneggiare il motore per mancanza di viscosità né di consumare troppo carburante per l’effetto opposto.

mercoledì 21 marzo 2018

gomma liquida wite gloss gum impermeabilizzare il tetto del camper

WITE GLOSS GUM finitura liquida e' una guaina impermabilizzante monocomponente di ultima generazione, pronta all'uso, a base di nuovi polimeri ibridi estrememente performanti che permette al wite gloss gum fondo di raggiungere la massima efficenza in durata, calpestabilita' e resistenza ai raggi UV (  TEST QUV-B NORMATIVA ASTM G 154 CICLO 2 ) e resistente ai ristagni di acqua.
Per una maggior durata del prodotto  si consiglia di dare una mano di WITE GLOSS GUMM FONDO e 2 mani di wite gloss gumm liquido finitura

resa prodotto: 500 gr./mq.
Base: polimero ibrido
Aspetto: autolivellante
Sistema di polimerizzazione: igroindurente
Fuori polvere: ( 25*c 45% u.r.) : 65 min.
Durezza ( din 53505-A-87) : 95 shore A
Velocita' di reticolazione ( 20*c 45% U.R.) : mm1.5/24h , pedonabile dopo 72 ore
spessore consigliato : tetti piani mm1.3/mm1.6
                                   altre situazioni mm1/mm1.3
consumo :500/600gr/mq
calo volumetrico : inferiore al 2%
peso specifico : 1.35
resistenza alla temperatura : -40* + 110*
allungamento a rottura ( iso37 ) : 90%
resistenza allo strappo (iso 37 ) : 7.5 N/mmq
resistenza alla rottura ( iso 37 ) : 5 N/mmq
 stabilita' uv ( QUV_B ) : >12000h

per:
condizioni utilizzo, requisiti superficie, utensili utilizzo, pulizia utensili, macchie e residui, misure di sicurezza, vedere wite gloss gum fondo

wite-gloss-gum la guaina liquida a protezione tetti del camper

wite gloss gum,
e' suddiviso in 2 componenti : LIQUIDO FONDO e LIQUIDO FINITURA. Si tratta di una guaina liquida impermeabilizzante di ultima generazione, monocomponente, pronta all'uso,inodore, a base di polimerici ibridi con elevata elasticita' ( circa 400%) applicabile su molteplici supporti, anche umidi. Essa crea una barriera protettiva contro l'acqua sia in interno che in esterno. Non necessita di primer a condizione che il supporto sia compatto, altrimenti consolidare il supporto con prodotti specifici.
Durante L'applicazione in esterno NON E' NECESSARIO proteggere il prodotto dall'acqua per la sua asciugatura.
per una maggior durata del prodotto, ( si calcola 30 anni ) e' consigliabile applicare una mano di wite gloss gum fondo e 2 mani di wite gloss finitura, se non rispettati questi cicli, la durata del prodotto puo' essere inferiore.

PUO' ESSERE APPLICATO SUI SEGUENTI MATERIALI:
METALLI
LAMIERE
VETRORESINA
POLISTIROLO
GUAINE BITUMINOSE
LEGNO
ALCUNI TIPI DI PLASTICA


CAMPI DI IMPIEGO
impermeabilizzazioni di bagni e piatti doccia, canalizzazioni, coperture piane e inclinate, protezione particolari in legno, tetti camper in alluminio e vetroresina.
Wite gloss gum FONDO non e' indicato se esposto ai raggi UV, se invece si vuole una elevata resistenza ai raggi UV, deve essere trattato con Wite gloss gum FINITURA .
Ha scarsa calpestabilita'
Tempo di stesura tra una applicazione e l'altra circa 4 ore
Asciugatura  DOPO 48 ORE A 20 gradi circa

RESA PRODOTTO 
kg.1-1.5 al mq.

COLORI: Bianco

CONFEZIONI: barattoli da 1 kg. latte da kg.5 latte da kg.10

Stoccaggio: confezione ben chiusa, conservato in luogo fresco e asciutto con temperature comprese tra +5* c  e +25* c , ha una durata di 18 mesi.

caratteristiche tecniche:
base: polimero ibrido
aspetto : autolivellante
polimerizzazione: igroindurente
fuori polvere: (20*c 45% u.r.) : 35 minuti
durezza ( din 53505-a-87 ): 32/35 shore A
velocita' reticolazione ( 20*c 45% u.r. ) : 3 mm/24h
spessore consigliato ( impermeabilizzare tetti piani ) mm1.5/mm2-00 
                                  impermeabilizzazione generale: mm1.00/mm1.5
consumo: 1000-1500 gr/mq.
calo volumetrico: inferiore al 2% 
peso specifico: 1.48-1.50
resistenza alla temperatura:  da -40* a + 90* 
allungamento alla rottura: 400%
resistenza allo strappo ( iso 37 ): 6N/mmq
resistenza alla rottura ( iso 37 ) : 1.2N/mmq 

condizioni di utilizzo
utilizzare ad una temperatura compresa tra +5*c e + 50*c.
per una ottima prestazione del prodotto si consiglia di utilizzarlo attorno ad una temperatura di 20*c. si consigli di far indurire il prodotto prima di verniciarlo,inoltre si consiglia di usare vernici a base di acqua. verificarne la idonea compatibilita' prima di procedere.
Requisiti della superficie:
la superficie deve essere asciutta esente da polveri,olii, distaccanti,grassi, una volta pulita la superficie non attendere piu' di 20minuti prima di effettuarne la posa del prodotto.
Utensili di utilizzo: Pennello e Rullo
Pulizia utensili: con acqua ragia
Macchie e residui: rimuovere le parti non reticolate con ragie minerali, le parti orama indurite possono essere rimosse solo meccanicamente-

MISURE DI SICUREZZA:
evitare il contatto con la pelle e le mucose, usare guanti onde evitare irritazioni, specialmente in soggetti predisposti.
nel caso di contatto con gli occhi, risciacquare abbondantemente con acqua e consultare un medico. non disperdere nell'ambiente i contenotori vuoti.