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lunedì 18 aprile 2011

COME FUNZIONA UN REGOLATORE DI CARICA (preso dal web)

mercoledì 6 aprile 2011

potrebbe essere una nuova strada per abbattere il costo del viaggio

MA I L PROBLEMA RESTA NEL VIAGGIARE NEI PAESI DELL'EST

Sviluppo del motore di Fiat Powertrain


Il motore sviluppato da Fiat Powertrain è il 3 litri di 100 kW/136 cv, che produce una coppia di 350 Nm disponibile già a 1.500 giri/min. L'Avanti Ecostar è monovalente con un serbatoio di benzina di riserva, ma il guidatore non può scegliere fra l'utilizzo del metano e della benzina. Il serbatoio di benzina contiene quasi 15 litri di benzina ed è concepito solo come riserva di sicurezza. Fra gli strumenti della plancia, un display informa a quanto ammonta il metano a disposizione. Le cinque bombole con un volume di 220 litri per 37,4 kg di metano garantiranno un'autonomia di circa 400 km mentre la riserva di benzina dovrebbe essere sufficiente per altri 100 km di percorrenza.



Il maggior costo per la versione base a metano dell'Avanti è di 9.495 Euro, a cui si aggiunge il pianale «maxi» per ulteriori 1.250 Euro. Il caravan  è già prenotabile.



Informazioni su «La Strada» sul sito www.lastrada-mobile.de.



Nota: (Fonte: www.gibgas.de - traduzione di mdlbz ©)









29 marzo 2011Feed RSS dei commenti


Auto e prodotti Un camper “mostruoso”

Pubblicato alle 18:15 in: mercedesmercedes zetros

Sulla base del Mercedes Zetros 6x6 sono stati realizzati due camper per dei facoltosi uomini d'affari, che li useranno per le battute di caccia in Mongolia. Hanno sei ruote motrici, lussi di ogni genere e costano circa 800.000 e

LUSSO SFRENATO - I soldi forse non rendono felici, ma permettono di togliersi qualche sfizio. Questo viene in mente osservando di uno dei due Zetros 6x6 che la Mercedes ha appositamente allestito per due facoltosi uomini d'affari, che li useranno nelle loro battute di caccia in Mongolia. Come avviene in tutti i tradizionali camper, la base è quella di un veicolo commerciale, in questo caso lo Zetros, uno dei veicoli della divisione camion della Mercedes, su cui stata installata un'unità abitativa. Il risultato è un bestione lungo oltre 10,7 metri, largo 2,70 e alto 4,20 che promette la mobilità di un carroarmato, ma con ogni genere di lusso e costa circa 800.000
COME UN BILOCALE - Giusto per dare un'idea, se il bagno con doccia è rivestito in marmo, nell'abitacolo non mancano due televisori, di 46 e 40 pollici, uno nella stanza da letto e l'altro nella zona giorno che può ospitare otto persone, l'aria condizionata e la cucina attrezzata con piano di cottura in vetroceramica, forno a microonde con grill, macchina per il caffè e frigorifero con congelatore. Esternamente, invece, oltre a un kit di luci supplementari per illuminare a giorno anche la più buia delle notti, c'è un piccolo montacarichi per posizionare oggetti sul tetto, pesanti fino a 100 kg. E, come se non bastasse, uno dei due proprietari per il suo Zetros 6x6 ha richiesto anche un vano nella zona posteriore del veicolo per portarsi dietro un quad.
http://www.alvolante.it/news/mercedes_zetros_6x6_camper-435581044
6 RUOTE MOTRICI - Nonostante le esigenze particolari dei due committenti, la meccanica di questi due mezzi resta quella dello Zetros 6x6 di serie. Il motore è un turbodiesel di 7,2 litri a sei cilindri in linea che eroga 326 CV e 1.300 Nm di coppia da 1.200 a 1.600 giri, abbinato a un cambio manuale a nove rapporti (uno molto corto per la guida in fuori strada) e a un sistema di trazione con bloccaggio dei differenziali che invia il moto alle sei ruote. Per far fronte ai lunghi raid, al già capiente serbatoio del carburante di 300 litri ne è stato aggiunto un altro da 200.



un altro modo per vivere il camper

L'Aquila, 30 mar 2011 - Trascorrere la vita nei non luoghi è divenuta la quotidianità per le oltre 70 mila persone che all'Aquila vivevano, lavoravano, studiavano, esistevano. La transitorietà ha sostituito la sicurezza nel vivere quotidiano della comunità con spazi che non possono essere definiti né identitari né storici.




A dare vita ad una nuova l'Aquila sono sogni, paure, desideri che si intrecciano con la ricostruzione e il mercato globale, alle strategie di marketing urbano. Quello che oggi è apprezzato, e che resterà valido anche domani e dopodomani, è la capacità di sentirsi sicuri in una città che ha tradito strutturalmente i suoi abitanti, che li ha costretti a rivalutare la loro vita affrontandola a breve termine. Si dice che la cultura abbia perso la centralità nella vita dei giovani spinti sempre più verso un mondo governato da veline, escort, igieniste dentali, calciatori, tronisti, invece ci sono giovani che nel labirinto esistenziale del post terremoto hanno ritrovato la “normalità” vivendo in un camper e spostandosi tra un parcheggio e l'altro.



Quello che apprezzano Veronica e Alessio è proprio la capacità di essere in movimento, di viaggiare leggeri, senza preavviso e di sentirsi sicuri oltre a risparmiare sugli affitti schizzati alle stelle per le dure leggi del mercato. «Dopo il terremoto era l'unica soluzione – precisa Veronica Di Girolamo, 24 anni, aprendoci lo sportello della sua “casa” mobile a 7 posti – per cercare di finire gli studi. La fortuna è stata quella che i genitori del mio ragazzo, Alessio, avevano questo camper perché, a settembre 2009, cercare un appartamento in affitto era impensabile dato che non ce n'erano e poi i costi che venivano richiesti erano altissimi».



Così, da ottobre 2009, dal lunedì al venerdì, la vita di due giovanissimi studenti universitari si snoda tra i parcheggi della periferia aquilana: «Mi mancavano 8 esami – sottolinea Veronica – e rischiavo di non laurearmi. Penso che se non ho fatto il passaggio ad un'altra università è proprio perché vivo in camper». La sera tra il 5 e 6 aprile i due ragazzi, per loro fortuna, non si trovavano all'Aquila dato che erano andati a trascorrere il fine settimana dalle rispettive famiglie nel teramano: «La notte alle 3 e mezzo ho sentito la scossa, è stata lunga e lenta, non riuscivo a stare in piedi. Ho sperato che non fosse un terremoto a l'Aquila ma poi ho acceso la televisione e sul televideo ho letto le prime notizie».



Nel camper non manca niente: doccia, frigo con congelatore, tv lcd, serbatoio per l'acqua, stufa, pannelli solari, lussi che forse molte case affittate agli studenti non si sognano neanche. Lo spazio è poco, è innegabile, ogni sportello segue una rigida divisione di destinazione d'uso, pochi gli oggetti che possono accompagnare la quotidianità, l'ordine deve regnare sovrano per non rischiare di bloccare il passaggio tra la cucina e l'armadio.



Veronica si è laureata il sette febbraio scorso, Alessio il diciassette marzo, adesso entrambi stanno seguendo le lezioni dei corsi delle loro rispettive lauree magistrali, la voglia di studiare è il motore di una vita su quattro ruote. «I primi tempi ci fermavamo al piazzale del centro commerciale vicino al cimitero e poi ci siamo spostati all'Aquilone perché è servito in maniera migliore dagli autobus. Ma non restiamo fermi in un posto, ci muoviamo a seconda delle necessità dei nostri studi anche se, con l'aumento del costo del carburante, cerchiamo di non girare troppo».



Niente piazzole di sosta attrezzate, dunque, perché poste in luoghi scomodi, mal serviti, ma una vita di parcheggio in parcheggio con il solo obiettivo di finire gli studi universitari. Quando gli viene chiesto se non si siano stufati di vivere in un camper, dopo 17 mesi, la risposta è serafica: «Noi siamo fortunati, il fine settimana torniamo a casa, puliamo il camper e la domenica sera ripartiamo per l'Aquila poi abbiamo dato uno sguardo alle bacheche delle facoltà per cercare una casa in affitto ma non so se ci convenga».



di Sarah Porfirio



Aggiornato al 05/04/2011 13:28

TAG: studenti fuori sede, camper, università degli studi dell'aquila, parcheggio, affitto

Fisco: camper Agenzia Entrate aiuta imprese e contribuenti




mercoledì 6 aprile 2011

Ripartito il Camper dell'Agenzia delle Entrate per un tour che tocca 11 Regioni e 16 Comuni, offrendo assistenza fiscale a contribuenti e imprese delle zone non servite da sedi del Fisco.



Partito il tour per tutta Italia del camper dell'Agenzia delle Entrate, nell'ambito dell'iniziativa "Il Fisco mette le ruote", per offrire consulenza ai contribuenti delle Regioni e dei Comuni italiani dove non è presente una sede dell'Agenzia.



Un ufficio mobile del Fisco, che è partito quest'anno in Lazio, approdando a Terracina (LT) per rimanervi fino all'8 aprile.



Un'opportunità per i piccoli imprenditori locali in difficoltà nell'assolvere agli adempimenti tributari, ottenendo così servizi e supporto fiscale per la compilazione e invio del Modello 730 e del Modello Unico ma anche per il rilascio di partite Iva, abilitazione ai servizi telematici e rilascio del codice PIN dispositivo.



Una buona occasione per sciogliere i dubbi relativi ai prossimi adempimenti in vista, con particolare attenzione a periodi densi di oneri fiscali come il mese in corso e quello di giugno.



L'iniziativa "Il Fisco mette le ruote" è svolta in collaborazione con le amministrazioni comunali per rendere più capillare la presenza dell'Agenzia sul territorio. Le tappe prevedono:



•Lazio a Terracina (LT) dal 5 all'8 aprile; Campania a Vietri sul Mare (SA) dal 12 al 15 aprile;

•Puglia ad Alberobello (BA) dal 19 al 20 aprile e a Polignano a Mare (BA) dal 21 al 22 aprile;

•Basilicata a Irsina (MT) dal 3 al 4 maggio e Acerenza (PZ) dal 5 al 6 maggio;

•Calabria a Scalea (CS) dal 10 al 13 maggio;

•Sicilia a Caccamo (PA) dal 17 al 20 maggio;

•Sardegna a Sant'Antioco(CA) dal 24 al 27 maggio e a dal 24 al 27 maggio Bosa (NU) dal 31 maggio al 3 giugno;

•Liguria a Busalla (GE) dal 7 all'8 giugno e a Ronco Scrivia (GE) dal 9 al 10 giugno;

•Piemonte ad Arquata Scrivia (AL) dal 14 al 15 giugno e Serravalle Scrivia (AL) dal 16 al 17 giugno;

•Valle d'Aosta a Morgex (AO) dal 21 al 24 giugno;

•Lombardia a Cesano Maderno (MB) dal 28 giugno al 1° luglio.

Nel 2011 quindi verranno passate in rassegna 11 Regioni e 16 Comuni, le regioni escluse faranno parte del tour dell'Agenzia del prossimo anno.



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ARTICOLI E DOCUMENTI CORRELATI:



◦Modello 730/2011 (redditi 2010)◦Unico SP/2011 (redditi 2010)◦Unico SP/2011: istruzioni

◦Oltre il Milleproroghe: in G.U. le nuove proroghe per adempimenti

◦Dichiarazioni 2011, come cambiano i modelli IVA, 730 e 770

◦730 online: novità e istruzioni per sostituti d'imposta

◦Fisco: tutte le agevolazioni 2011

il variegato utilizzo del camper

Ho 45 anni e due figli. Mi sono sposata giovane, poi ho divorziato. Per mandare avanti la famiglia ho sempre fatto lavori diversi. Trent’anni a bussare alle porte di ristoranti e locali. Poi un decennio passato in fabbrica, fino a quando la crisi non ha deciso per me. Licenziata. Rimasta a casa senza niente da fare, ho iniziato a cercare impieghi diversi. Da alcuni anni faccio la cameriera, posti e datori di lavoro cambiano in continuazione. Non ho una busta paga, al massimo guadagno 900 euro al mese. Soldi che non mi bastano, ho un figlio e una figlia poco più che adolescenti da mantenere, una casa da mandare avanti. Sul tavolo della cucina accumulo le bollette non pagate: luce, gas, acqua... 200 euro a botta che non posso permettermi. Una storia che si ripete ogni trenta giorni. Per arrivare a fine mese faccio la prostituta su un camper posteggiato in una piazzola di sosta lungo la riviera del Brenta.




Quando serve, per saldare i debiti faccio la vita tra una villa veneta e l’altra. Mi chiamo Rosa, sono italiana. E non sono l’unica a vendersi sul ciglio di quella strada punteggiata dalle fabbriche dei migliori calzolai e pellettieri del paese, simbolo dell’operosità del Nordest, ma anche della malavita locale anni 80 (ricordate Felice Maniero?). La mala del Brenta, appunto.



Per pagare le bollette e la spesa ho chiesto appoggio a un’amica. Maria ha un camper. È a lei che domando ospitalità quando devo arrotondare lo stipendio. Se a fine mese sono in difficoltà alzo il telefono e sento se posso farle compagnia su quella specie di appartamento mobile in affitto che da mesi staziona a bordo strada. Anche lei si prostituisce, e lì intorno ci sono almeno altre quattro donne come noi che passano le giornate su un van aspettando i clienti.



Prostituirci ci permette di vivere. E non siamo le sole italiane a farlo. La differenza tra noi e le altre “puttane per necessità” è che ci siamo organizzate per non correre pericoli: a Padova so che si fanno trovare in un parcheggio di un centro commerciale e che aspettano i clienti lungo i marciapiedi. Lì per esempio c’è una madre di due bambini che esce la sera dicendo ai figli che lavora come barista in un locale notturno fuori città.



Sullo stesso marciapiede c’è anche una signora veronese che ogni notte arriva accompagnata dal marito rimasto senza lavoro e una ventenne della bassa padovana che incrocia le dita a ogni auto che si ferma, sperando non ci sia a bordo qualcuno che conosce. Anche loro dicono tutte la stessa cosa: «Abbiamo perso il lavoro, questa per noi è l’unica alternativa».



L’altra differenza è che loro stanno sulla strada di notte, noi invece lavoriamo con la luce del giorno: abbiamo investito dei soldi e in questa casa per appuntamenti su quattro ruote possiamo chiudere la porta e far finta di essere in ufficio. Il costo dell’affitto si divide a fine mese. Non si lavora mai di sera né tantomeno nei giorni festivi. Sabato e domenica li dedichiamo sempre alla nostra famiglia. Come del resto fanno tutti i nostri clienti.



Ci siamo organizzate così per vari motivi: per paura degli sfruttatori, per evitare i controlli delle forze dell’ordine e per non salire nelle macchine di sconosciuti che potrebbero riservarci cattive sorprese. Siamo solo italiane. Ci conosciamo, ci fidiamo una dell’altra: non ci rubiamo il lavoro, del resto gli uomini non mancano mai. Ogni volta che vado con Maria ci dividiamo tra i cinque e i sei clienti a testa. E quando cala la sera chiudiamo baracca, l’orario d’ufficio per noi inizia a mezzogiorno e finisce intorno alle 18.