Pagine

giovedì 27 agosto 2020

cosa non fare nell'uso della batteria servizi di un veicolo ricreazionale

Un problema nascosto e molto fastidioso quando si valuta l’acquisto di un camper usato solo le batterie in cattivo stato o proprio moribonde. E questo non succede solo per problemi di età delle batterie, come sarebbe normale. Ma, più spesso di quanto si creda, perchè sono stati commessi degli errori che rovinano le batterie del camper, anche se sono quasi nuove. Mi riferisco sia alle batterie del motore, sia a quelle dei servizi. Soprattutto queste ultime sono quelle che danno energia per esempio, alle plafoniere, alle ventole del riscaldamento o alla pompa dell’acqua. Gli errori classici sono 3 e ho deciso di raccoglierli in questo nuovo articolo.

In questo articolo parlo sia a te come proprietario di un camper (così sai che errori evitare) sia a te come acquirente di un camper usato (così sai che errori cercare!) . Sulla base alla nostra esperienza, possiamo dirti che la buona manutenzione delle batterie e le corrette procedure per ricaricarle, sono spesso “dimenticate”, anche da chi usa il camper da una vita. Quello che rischi è la stessa cosa che accade quando durante l’inverno, lasci la moto ferma per un lungo periodo: la batteria si rompe. Nei camper succede la stessa cosa e può accadere anche in periodi più brevi. Oltre alle conseguenze che abbiamo visto, come puoi ben immaginare ce ne possono essere anche di più gravi, che possono accaderti durante il viaggio. Quindi per non rovinarti le vacanze e viaggiare soprattutto in tutta sicurezza, ti voglio indicare i 3 principali errori da evitare, se vuoi mantenere le batterie sempre efficienti e belle cariche.

Errore N.1: Mai lasciare le batterie SCARICHE

Le batterie dei servizi, possono essere di 2 tipi:

  • A carica lenta AGM
  • Al Gel

Il fatto è che se le lasci scariche per un lungo periodo… diciamo 7 giorni (si hai letto bene SETTE GIORNI), succede che queste batterie, non le recuperi più e sei costretto a buttarle via. Tanto per la cronaca: sono i 200 eurini come minimo, che se ne vanno…! Quindi per risparmiarti questi spesa inutile e dolorosa, ricordarti di effettuare una ricarica della batteria per 24 ore, ogni 15 giorni. “Ma cosa accade se non viaggio?” Il rischio che corri in questi periodi, è di scordarti di mettere la batteria in ricarica, rischiando così di romperla. Per ovviare a queste dimenticanze, potresti dotare il tuo camper di un pannello solare, che in qualunque momento tiene in carica sia la batteria del motore, sia quella dei servizi. Ovvio che se tieni il camper rimessato in garage, questo accorgimento non funziona. Ma non funziona neanche se lo tieni fuori, coperto sotto un telo. In quest’ultimo caso però puoi farti preparare un telo su misura, nel quale farai inserire un telo trasparente, in corrispondenza del pannello solare. “Ma se non ho il pannello solare?” In questo caso potresti tenere in carica la batteria, però occhio a non commettere l’errore N.2…

Errore N.2: Controlla le batterie IN CARICA

Se non hai il pannello solare, oppure hai paura di scordarti di mettere in carica la batteria, una soluzione potrebbe essere quella di tenerla fissa in carica. Il carica batterie infatti stacca e attacca la ricarica in modo automatico e tu in teoria, potresti anche dimenticartene e dormire tranquillo senza pensieri. Ma… A volte succede (e ti posso assicurare che succede), che la batteria possa essere difettosa e questo automatismo potrebbe non funzionare. La conseguenza potrebbe essere il rigonfiamento della batteria, con rilascio di acidi nel camper, rischiando addirittura un incendio. Oppure potrebbe accadere che a causa di un difetto del carica batterie, la batteria venga ricaricata ad un voltaggio superiore, rischiando la conseguente rottura. Una soluzione, che abbiamo sperimentato con successo, è quella di mettere un timer alla spina alla quale attacchi il camper alla presa elettrica. Per imparare a regolare il timer, puoi iniziare con una o due ricariche giornaliere, di 1 ora ciascuna. Poi controlli il livello delle batterie e se dovesse essere scarso, allora puoi vedere di aggiungere un’altra ora di ricarica. All’inizio dovrai seguire la procedura da vicino e monitorarla spesso, ma una volta che hai trovato la giusta chiave, non dovrai più preoccuparti di rifare tutto il lavoro da capo. Ti basterà segnarti i parametri di ricarica e applicarli tutte le volte successive. “Ma le batterie si ricaricano anche in viaggio vero?” Certo… ma stai attento a non commettere l’errore N.3…

Errore N.3: VIAGGIO TROPPO BREVE per ricaricare le batterie al 100%

Devi sapere che occorrono 24 ore per la ricarica completa della batteria. Quindi se stai facendo un viaggio di poche ore e magari stai tenendo accesi il frigorifero, il clima e l’autoradio… è possibile che al ritorno, le batterie non siano ben cariche. Ma… Ma succede che, a causa dell’accensione del motore, l’indicatore potrebbe segnalarti che le batterie sono cariche. Invece questo dato è sicuramente falsato dalla tensione dell’accensione motore. E quindi? Allora per essere sicuri, è meglio ricontrollare lo stato delle batterie una mezzora DOPO lo spegnimento del motore e verificare quanto è scarica. Se non è carica, procedi con la ricarica (stando attento a evitare gli errori 1 e 2).

Ricapitolando:

  • Mettere in carica la batteria per 24 ore quando è scarica
  • Ricariche di mantenimento ogni 15/20 giorni oppure
  • Ricarica giornaliera di 1 o 2 ore (con il timer!) oppure
  • Ricaricare le batterie con il pannello solare, se il camper riposa all’aperto.

Non sono cose difficili da fare, ma – te lo dico specialmente se stai valutando di acquistare un camper usato – questi errori sono molto comuni ed è molto possibile che un camper preso da un privato abbia le batterie “a rischio”. Infatti, tra i 67 controlli che effettuiamo su tutti i camper usati che ritiriamo, la batteria (e tutto l’impianto elettrico) occupa una parte importante.