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venerdì 26 novembre 2010

dal sito ufficiale quello che io considero, al di la del costo, l'impianto migliore

Soluzione Gas free

Gasfree significa il futuro. Il gas LPG funziona correttamente in un camper. E stato la scelta per decenni ed ancora oggi il combustibile supplementare dominante per i veicoli ricreazionali.
Gasfree non è contro il GAS ma semplicemente offre un nuovo concetto di  vita a bordo del vostro veicolo ricreazionale. Perché compriamo un camper? Per lo spazio all’interno e per i servizi che offre.
Gasfree è la soluzione perfettta! Grazie all’utilizzo intelligente  del combustibile già a bordo possiamo offrirti :

  • Più spazio disponibile all’interno
  • Meno peso
  • Piu autonomia del combustibile
  • Piu autonomia elettrica
  • Temperatura perfetta a bordo

Non è fantastico?

Come si realizza il gasfree?

Riscaldamento
Webasto DualTop
Acqua calda sanitaria
Webasto DualTop
Cucinare
Webasto Diesel Cooker X100
Energia
EFOY pila a combustibile metanolo
Frigo
Frigo a compressore (grazie all’energia delle celle combustibili)

Vantaggi:

Più spazio interno:
Webasto DualTop è installato all’esterno del veicolo. Non servono più le bombole di gas.
Meno peso:
La soluzione completa offre un vantaggio di peso di >15kg
Più autonomia carburante:
Un serbatoio di 70 l  diesel offre 10 giorni di autonomia. Il rifornimento non è un problema!
Più autonomia corrente:
5 l di metanolo a bordo offre l’equivalente di 5-6 batterie standard.
Temperatura perfetta a bordo:
Il Webasto DualTop offre prestazioni eccellenti sia del riscaldamento all’interno sia per l’acqua calda

DUAL TOP (QUELLO CHE A ME PIACE DI PIU')

Usare il Webasto Dual Top significa usare una fonte unica di combustibile. Acqua calda e una piacevole temperatura a bordo sono assicurati senza sacrificare spazio perchè l’intera unità è fissata al telaio sotto il veicolo. Le soluzioni semplici sono sempre le più intelligenti!

A te la scelta fra le due versioni. Il Webasto Dual Top RHA-100 usa esclusivamente il gasolio del serbatoio del veicolo. l Webasto Dual Top RHA-101 e RHA-102 sono forniti con una resistenza elettrica per una connessione a 230 V per riscaldare la cabina e l’acqua calda sanitaria.  La differenza fra i 2 modelli è il diverso livello di potenza per rispondere alle esigenze individuali. La nuova unità di controllo permette una semplice attivazione delle diverse funzioni come per esempio
riscaldamento della cabina e dell’acqua sanitaria oppure l’opzione anticongelamento e autodrenaggio. I modelli con la resistenza elettrica supplementare sono forniti di un pannello di controllo digitale programmabile per assicurare una navigazione semplice e un continuo comfort.
  • Fino a 8 KW di resa calorifica
  • Boiler da 11 l per l’acqua riscaldata fino ad 70°C
  • Ppossibilità di scaricare il boiler con un semplice gesto
  • Protezioni anticongelamento
  • Più spazio disponibile grazie al montaggio esterno
  • Semplice controllo della temperatura
  • Riscaldamento senza problemi anche durante la marcia

Anticongelamento – le funzioni di sicurezza

Il boiler si scarica automaticamente a temperature di gelo anche se il riscaldatore è spento. In alternativa si può selezionare la funzione anticongelamento direttamente dall’unità di controllo. Se questa funzione è inserita, il veicolo può essere lasciato anche se fa freddo e il contenuto del boiler rimane sopra la temperatura di congelamento.

Autodrenaggio – semplicissimo

Vuoi scaricare il boiler? Non devi infilarti più sotto il veicolo! Basta ruotare la manopola sul pannello di controllo stando comodamente dentro il camper. Ti bastano 5 secondi sulla posizione autodrenaggio ed il boiler si svuota

RISCALDATORE AD ARIA

Come funziona il riscaldatore ad aria

Quando si accende il riscaldatore la pompa di dosaggio provvede alla circolazione del gasolio dal serbatoio del camper. Il combustibile si accende tramite una candeletta. Se la combustione non avviene subito, si ripete la procedura automaticamente. Nella camera di combustione la fiamma riscalda lo scambiatore di calore. Il riscaldatore aspira aria fresca fuori del veicolo per la combustione e l’aria comburente è rimossa all’esterno. Durante il riscaldamento, il ventilatore integrato aspira l’aria da riscaldare che viene distribuita nel riscaldatore. Durante questo passaggio, l’aria si riscalda e successivamente è distribuita tramite la bocchetta.
La tubazione per la distribuzione dell’aria calda trasporta il calore all’interno del camper.  Grazie alla separazione del ciclo di combustione dal ciclo di riscaldamento non esiste un deterioramento dell’aria riscaldata. Un sensore misura costantemente la temperatura all’interno e adatta il livello di riscaldamento controllando automaticamente la quantità d’aria che passa nel riscaldatore. Quando si spegne il riscaldatore, il processo di combustione si ferma in maniera controllata. Per questo motivo il riscaldatore si mette nel modo re-run per raffreddare, dopodiché è subito pronto per ripartire.
La seguente immagine ti mostra cosa succede all’interno del riscaldatore.

giovedì 11 novembre 2010

l'inverter

Che cosa è un inverter e a che cosa serve? 
L’inverter è un dispositivo elettronico in grado di convertire la corrente di una batteria (che è di tipo continuo 12V o 24V) in corrente alternata a 230 Volt, simile quella presente nelle abitazioni.
Con l’inverter è quindi possibile alimentare tutti i piccoli elettrodomestici comunemente utilizzati  in casa, come CARICA BATTERIE DI  TELEFONI COMPUTER PORTATILI, RASOI ELETTRICI, TELEVISORI E DECODER TV, UTENSILI VARI DA CUCINA, ASCIUGACAPELLI. 

Posso alimentare qualunque tipo di utenza? 
Ci sono utenze che, per ragioni diverse non sono idonee per essere alimentate con inverter e sono principalmente di due tipi: 
1.Impianti Hi-Fi nei quali l'uso dell'inverter può introdurre un certo ronzio, non facilmente eliminabile nemmeno con appositi filtri, 
2.Lampade ad incandescenza in quanto al momento dell'accensione il filamento freddo si comporta come un sovraccarico che può danneggiare l'inverter stesso. In molti inverter è presente la funzione di soft-start che riduce tale problema
Tutte le altre utenze possono essere alimentate senza particolari precauzioni.

Quanto consuma un inverter?
E' opinione diffusa che l'inverter sia, un apparato di elevato consumo elettrico; niente di più falso in quanto il consumo dipende solo ed esclusivamente dalla utenza a 220V ad esso collegata, quindi ad esempio l'utilizzo del televisore a colori a 12V o 220V mediante inverter provoca in entrambi i modi un consumo paragonabile e l'aumento dei consumi dovuto alla trasformazione da 12 a 220V di norma non raggiunge il 10%. Ovviamente se si utilizzano utenze molto potenti i consumi sono elevati, ma la "colpa" non è dell'inverter bensì dell'utenza stessa. A titolo di esempio consideriamo un asciugacapelli da 500W, che è un enorme consumo, ebbene se utilizzato per 5 minuti provoca un consumo di 3,5 Ah, del tutto tollerabile dalla batteria sia di servizio che di avviamento di qualunque veicolo.
Come va scelta la potenza di un inverter?
Nella scelta della potenza di un inverter occorre tenere presente che quasi tutte le utenze da collegare, al momento dell'accensione, hanno un aumento di consumo che viene normalmente definito "consumo di spunto" e l'inverter scelto deve essere in grado di fornire questa potenza; in caso contrario l'inverter si bloccherà senza alimentare l'utenza. Di solito un inverter da 100W (eroga  100W come potenza continua, ma riesce ad erogarne anche 200W per brevi periodi in modo da poter gestire eventuali correnti di spunto).
E' buona norma quindi scegliere inverter potenti, leggermente sovradimensionati rispetto agli utilizzatori (fattore di sovradimensionamento + 20%), in modo da non costringere l’inverter a lavorare al 100% delle sue possibilità. In questo modo l’inverter scalda meno, è più efficiente e dura di più. D’altro canto è inutile sovradimensionare troppo un inverter perché i consumi dello stesso sia in fase di lavoro che di stand-by sarebbero inutilmente elevati con grosso spreco di preziosa energia.
In linea di massima si possono seguire queste semplici indicazioni: 
150W per PICCOLI CARICABATTERIA, RASOIO, TELEFONO ecc. 
300W per PICCOLI TELEVISORI 5" - 10", COMPUTER PORTATILI 
600W per MEDI 14" E GRANDI TELEVISORI 20" E VIDEOREGISTRATORE, COMPUTER 
1.000-2000W per ASCIUGACAPELLI, ROBOT DA CUCINA, FRIGORIFERI ecc. 

 Cosa significa "Onda sinusoidale MODIFICATA"? 
L'onda sinusoidale è quella tipica della corrente a 220V fornita dall'ENEL ed in grado di alimentare ogni tipo di utenza ad essa collegata; quando questa onda deve essere ricostruita partendo dalla corrente continua si utilizzano degli interruttori elettronici che aprendosi e chiudendosi migliaia di volte al secondo ricostruiscono una forma d'onda molto simile, ma non uguale, a quella ENEL, da qui la definizione di "onda modificata". Esistono inverter ad onda sinusoidale, hanno però un consumo elettrico e un costo ben più elevati e vengono di solito utilizzati solo per impianti professionali.

martedì 2 novembre 2010

autonomia elettrica......


Autonomia , la frase che da sempre e’ nel vocabolario dei camperisti ,
Ma quanta autonomia ho se uso il webasto?
Ma se monto la satellitare consumo?
Ma se metto tre batterie in parallelo ho più corrente?
Ma per far funzionare il condizionatore quanti pannelli devo montare?
Stop !! fermiamoci qui’ e facciamo un po’ di chiarezza su alcuni punti .
Le abitudini e le idee del camperista sono come le impronte digitali della mano, tutte, una diversa dall’ altra, sicuramente non devo arrivare io per riuscire a metterli d’accordo , però magari un po’ di chiarezza sulla scelta degli accessori non guasta.
Parlando di autonomia mi riferisco a quella piu’ importante cioe’l’elettricita’ all’interno della cellula.
Essa è supportata solitamente da un accumulatore comunemente chiamata batteria servizi, che con il motore in moto riceve carica tramite l’alternatore .
ma credete veramente che la batteria dei servizi si carichi sempre e bene?
Vi spiego ; i valori di una batteria sono tre’ : VOLT, che e’ la tensione con la quale la batteria nasce, AMPERE, che e’ la capienza di autonomia , e lo SPUNTO che serve per lo sforzo massimo a brevissimi periodi es. avviamenti motore e grossi assorbimenti. Spesso capita questo, quando guardate la tensione dopo un lungo viaggio, notate che il valore e’ approssimativo ai 12 /13 volt , ma nonostante ciò, dopo qualche ora la luce si indebolisce , la tv si spegne , il webasto si blocca ; perche questo se la batteria e’ carichissima? No la batteria non e’ carichissima ma ha solo una buona tensione e non un buon Amperaggio .
Questo valore, come già detto è la capienza di autonomia che un accumulatore riceve , la batteria e’ come un recipiente , immaginate di dover utilizzare 100 litri di acqua in un contenitore con riversati all’ interno 30 chili di sabbia ,il risultato sarà che di acqua ne utilizzerete solo 70 lt .
Stupido esempio vero? Ora però spostiamo questo paragone in una batteria. Se nell’ involucro di un accumulatore da 100 ampere si è creata una solfatazione del 50 % , quello che vi rimarrà da consumare sarà solo il restante 50% questi sono conteggi nominali . perché nella realta’ è peggio , in quanto esistono utenze che non appena valore scende sotto un certo voltaggio, esse ti abbandonano senza pieta’ .
cos’è la solfatazione?
Sintezizzo al minimo la spiegazione , questo processo che si crea all’interno delle batterie e’ dovuto alle continue cariche insufficienti e alla sua cattiva gestione, che con il tempo genera un calcare nelle piastre all’ interno, impedendo così alla corrente di prendervi spazio per la ricarica .
Perché la solfatazione?
Sto notando sempre più di frequente questo problema su mezzi di nuova generazione , e questo non perchè essi nascono difettosi , ma ben si dotati di molti accessori che necessitano di molta corrente vediamo solo alcuni esempi:
Impianto di iniezione elettronica
-Vetri elettrici
-Chiusure centralizzate
-Ventilazione interna e condizionatore in cabina
-Quattro lampade H7 alogene,da 55watt di cui due sempre accese
-Super ventole per il raffreddamento del motore,
-Impianto stereo
-Frigorifero magari da150 litri che funziona in viaggio a 12 volt
Quindi il sistema di ricarica tradizionale non potrà mai riuscire a soddisfare al massimo le esigenze della batteria servizi perchè già impegnato a fornire corrente ad altri accessori. Ecco quindi perché le batterie non hanno mai la carica sufficiente e vanno in solfatazione in breve tempo.

quindi? Siete ancora convinti che le vostre batterie si ricarichino sempre e bene?
Soluzione
Esistono sul mercato prodotti veramente efficaci , sono alcune le case che li producono , questi accessori vengono installati nell’ impianto di ricarica , il loro compito e’ quello di gestire direttamente la carica della batteria servizi con una tensione molto più elevata, 14.5 volt .
Questa tensione elevata rende più veloce e molto più completa la ricarica delle batterie, evitando così la solfatazione dovuta alle cariche parziali del sistema tradizionale.
Il sistema funziona solo in viaggio , ed è completamente automatico , e’ dotato di una raffinatissima logica elettronica che gestisce tutto il sistema, e le curve di potenza in funzione alle esigenze della batteria.
Perche montarlo?
Maggior durata delle batterie nel tempo
Batterie sempre cariche anche dopo tragitti medi
Maggior velocità di ricarica anche con il motore al minimo.
Altro sistema efficiente per l’autonomia di corrente sono la doppia Batteria, anche qui però dobbiamo fare attenzione all’installazione .
Ho visto impianti con due o trè batterie montate in parallelo, ma se il sistema tradizionale fatica a caricare una batteria , pensate con due o addirittura tre batterie in parallelo, l’effetto sarebbe apparentemente valido all’inizio, ma disastroso dopo poco tempo.
Il montaggio deve essere eseguito con l’installazione di un separatore di ricarica , cioè un sistema che gestisce la corrente in modo alternativo ed elettronico dando sempre un maggior voltaggio ad ogni singola batteria( come già spiegato) , e non crea dialogo tra le due fonti , che pur essendo di uguale voltaggio e amperaggio , non sono mai uguali.
Spero che queste piccole nozioni possano servire ad utilizzare al meglio il vostro camper !
Presto parleremo di altre tipologie di accessori , ma per ora godetevi i vostri week end .
Buona corrente a tutti.

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una cosa che molti trascurano.....

OCCHIO ALLE CREPE!
Spesso capita gente in officina con mezzi veramente disastrati nel sottofondo del camper per cause diverse , infiltrazioni , perdite di acqua trascurate , pilette che perdono , bandelle che lasciano trafilare acqua dall esterno.
Ma un problema che molti sottovalutano è la rottura del piatto doccia che non sempre si fa notare con facilità .
Bisogna pensare che il piatto doccia e inevitabilmente appoggiato sul pavimento e quindi sul legno, che non è impermeabile come si crede, ma pronto ad assorbire tutta l’acqua che gli passa vicino .
Se una piccola crepa sul piatto doccia comincia a far penetrare l’acqua , questa si ferma sul piano del pavimento, e dove trova il passaggio comincia a penetrare . Di questo non ci si accorge in quanto non vi sono perdite visibili ed immediate proprio perche la doccia si usa poco , quindi l’acqua ha tutto il tempo di fare il suo compito, ovvero marcire tutto il legno del pavimento . Le storie metropolitane di quello che sprofonda dal pavimento non sono barzellette ma pure realtà da me viste sul ponte in officina , pavimenti letteralmente sfondati . water che cedono con il peso ,gradini che si strappano dal suo fissaggio . Bisogna pensare che una riparazione di questo genere ha dei costi spesso da capogiro in quanto necessita del completo smontaggio della parte marcita , il rifacimento parziale del pavimento ,il nuovo legname ,le nuove giunture , ed il nuovo rivestimento.
Credo che a questo punto valga la pena ispezionare spesso il piatto doccia per assicurarsi che non
vi siano crepature varie in giro . Solitamente i punti più critici sono gli scarichi dell’acqua molto visibili ( VEDI FIG.), ma molto meno visibili sono le piccole crepe agli angoli dove il materiale e molto più sottile . Altro problema e la sigillatura del perimetro , da li il passaggio dell’acqua è obbligato al sottopavimento. Altro problema di cui però spesso ci si accorge è il sotto lavello che lascia passare dalla piletta magari crepata dell’ acqua che seguendo il gocciolamento sul tubo di scarico passa direttamente sotto la doccia o attraversa il pavimento.
Esistono sul mercato alcuni prodotti da applicare per la riparazione della crepa , questi sono molto validi ,ma solo se il problema , cioè la crepa non è in un punto mobile come spesso accade .
Di solito il punto più critico e il punto dove si batte il primo passo di entrata , ci sono molti piatti doccia che sono molto vuoti nel sottofondo , questo fa si che con il tempo si formi inevitabilmente il cedimento del preformato.
Quando viene sostituito un piatto doccia sarebbe utile valutare con molta attenzione i punti d'appoggio , in quanto lo stesso dovrà essere appoggiato su una base più solida ( no troppo) che non lasci la possibilità al piede di far flettere la plasticanel vuoto.

Consigli per l’utilizzo

-Non calpestare mai il piatto doccia con la scarpe

-Evitare di calpestare il piatto nei periodi invernali quando il camper e fermo da molto , accendere prima il riscaldamento per renderlo leggermente più flessibile

-Tappetini in gomma spessa non fanno male ma a patto che ogni volta che si bagnano vengano drenati e non lasciati li bagnati