Il caldo generato da una buona stufa a legna è più “avvolgente”, “asciutto” (basta far la prova con un lenzuolo bagnato), duraturo, ed è un caldo davvero potente. Ovviamente non va alimentata con legnaccia, peggio ancora se umida o composta da pezzi di bancale o mobilia frantumata (anche per ovvie ragioni inquinanti come avete giustamente scritto). Peraltro c’è una bella differenza tra legna e pellet.
La legna bruciata produce la stessa Co2 di quando marcisce cedua nel bosco. E il riscaldamento globale dipende proprio dalla cappa di Co2. Le polveri emesse (Pm10) sono minori e meno insidiose delle polveri emesse dall’inquinamento industriale e automobilistico che peraltro generano anche il pericolosissimo Pm5, se non erro.
Se una parte viene importata è una quota decisamente ridicola rispetto ai volumi di spesa che comporta immettere gas e petrolio di cui siamo quasi totalmente dipendenti dall’estero. Peraltro la quota nazionale di legna da ardere aiuta la riforestazione e il rinnovo delle piante del bosco. Non solo, proprio l’abbandono dei boschi e il degrado montano sono la prima causa di incendi e frane.
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